Straordinaria partecipazione allo sciopero generale contro le politiche fiscali del governo: CGIL e UIL promettono nuove mobilitazioni per difendere il futuro industriale di Siracusa
Un successo oltre ogni aspettativa. Lo sciopero generale indetto da CGIL e UIL contro le politiche fiscali del governo Meloni ha visto una straordinaria adesione del 95% nell’area industriale di Siracusa. Lavoratrici e lavoratori hanno risposto in massa alla chiamata delle sigle sindacali, dimostrando una forte unità in un momento cruciale per il futuro del territorio.
CGIL e UIL esprimono grande soddisfazione per il risultato ottenuto, che rappresenta un importante segnale di mobilitazione. “La straordinaria partecipazione dimostra quanto siano sentite le rivendicazioni da parte di chi opera nel settore industriale,” dichiarano le segreterie territoriali delle due organizzazioni.
Le ragioni della protesta
Lo sciopero si inserisce in un percorso di mobilitazione avviato da CGIL e UIL per richiamare l’attenzione sui gravi problemi che affliggono l’area industriale di Siracusa. Tra i temi centrali della piattaforma rivendicativa spiccano:
- La mancanza di una politica industriale chiara;
- L’assenza di interventi strutturali sul fisco e sulla redistribuzione dei redditi;
- I tagli alla sanità pubblica e all’istruzione.
“La nostra mobilitazione non si ferma qui. Continueremo a sollecitare risposte concrete da parte delle istituzioni,” annunciano i rappresentanti di CGIL e UIL.
Prossime iniziative in programma
Lo sciopero generale rappresenta il secondo passo di un piano di mobilitazione più ampio. Nelle prossime settimane, CGIL e UIL organizzeranno nuove iniziative per mantenere alta l’attenzione sui temi cruciali per lo sviluppo e la tutela del lavoro nell’area industriale di Siracusa.
“Ringraziamo tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno partecipato a questa giornata di lotta,” concludono i sindacati, “perché solo attraverso unità e partecipazione possiamo ottenere risultati tangibili.”