L’adesione ufficiale arrivata nel pomeriggio via mail
Il Partito Democratico di Siracusa esprime un fermo appoggio al sciopero indetto da CGIL e UIL per il 12 novembre, ribadendo il proprio sostegno alle richieste sindacali e dei lavoratori per una riconversione sostenibile e rilancio del polo industriale locale, mirati a garantire ambiente, salute e occupazione per la comunità.
Sulla Riconversione Eni Versalis
La riconversione annunciata da Eni Versalis, basata su una strategia in due fasi, ha scatenato le mobilitazioni sindacali. Su questo tema, il PD ribadisce la sua posizione: è indispensabile che Eni non si limiti a chiudere gli impianti, ma assuma un ruolo guida nella trasformazione del polo industriale, promuovendo un progetto di sviluppo sostenibile che includa anche le altre aziende del territorio. Il segretario PD ha già sollecitato più volte il Governo Meloni ad aprire un confronto serio con il territorio, ritenendo che Eni e governo abbiano una responsabilità precisa.
La Crisi è già Presente
I segnali di crisi nel polo industriale siracusano non sono futuri, ma già attuali: il futuro incerto del depuratore IAS, impianti a livelli produttivi minimi, e una manutenzione carente costituiscono un quadro di emergenza per il quale è richiesto un piano industriale concreto e immediato. Il PD è chiaro: non bastano promesse di investimenti per il futuro, ma occorrono azioni immediate per proteggere i lavoratori e garantire ai giovani nuove prospettive occupazionali.
Un Appello al Governo
Il Partito Democratico chiede al governo un confronto costruttivo per delineare non solo il destino di Eni, ma dell’intero comparto industriale siracusano. In linea con le trasformazioni in atto in altre aree del Paese, il PD si augura una transizione che porti ad aumentare l’occupazione, e non a perderla, in modo che la transizione ecologica diventi una reale opportunità di sviluppo per tutta la provincia di Siracusa.
Questo appello del PD, reso ancor più urgente dallo sciopero del 12 novembre, è un richiamo al governo affinché sostenga finalmente il polo industriale siracusano con azioni concrete, evitando che promesse disattese e crisi lascino solo macerie in attesa di bonifiche che non arriveranno mai.