Il sindaco Cannata: «Una pagina di storia che ha cambiato il Paese». Nel ’68 la polizia sparò sui braccianti in sciopero
Avola si ferma per commemorare il 56° anniversario dei Fatti di Avola, una pagina tragica ma fondamentale nella storia del lavoro e dei diritti in Italia. Il Sindaco di Avola, Rossana Cannata, ha voluto rendere omaggio alle vittime, Angelo Sigona e Giuseppe Scibilia, con un messaggio che invita alla riflessione e sottolinea l’importanza di quei sacrifici per la società odierna.
Il messaggio del Sindaco
“Sono passati 56 anni dai Fatti di Avola: il ricordo e l’omaggio alle vittime di quei tragici fatti, Angelo Sigona e Giuseppe Scibilia, che hanno segnato profondamente la storia della nostra comunità Avolese e del nostro Paese. Con la loro vita si è scritta una pagina di storia che ha portato a conquiste importanti con l’introduzione dello Statuto dei Lavoratori e che ancora oggi ci ricorda che i diritti e la dignità dei lavoratori restano una priorità della nostra società. Ieri come oggi.”
Un momento che ha cambiato la storia
Era il 2 dicembre 1968 quando una manifestazione pacifica di braccianti, che protestavano per condizioni di lavoro più eque, si trasformò in tragedia. La polizia aprì il fuoco sulla folla, causando la morte di Angelo Sigona e Giuseppe Scibilia e ferendo decine di altri manifestanti. Quel giorno segnò un punto di svolta nella lotta per i diritti dei lavoratori, contribuendo in maniera decisiva alla nascita dello Statuto dei Lavoratori del 1970.
La dichiarazione del Sindaco Cannata sottolinea l’importanza di mantenere viva la memoria di quei sacrifici e di continuare a lavorare per la tutela della dignità e dei diritti dei lavoratori. “Quei fatti ci insegnano che le conquiste sociali non sono mai scontate, ma richiedono impegno e unità. Oggi più che mai, è fondamentale ricordare i sacrifici del passato per costruire un futuro più giusto e solidale.”
Eventi commemorativi
In occasione dell’anniversario, la comunità Avolese si riunisce per una serie di iniziative volte a ricordare i Fatti del 1968.
Un’eredità che guarda al futuro
L’omaggio alle vittime Angelo Sigona e Giuseppe Scibilia è anche un invito a riflettere sul valore del lavoro come pilastro della dignità umana. Come ricordato dal Sindaco Cannata, i diritti conquistati grazie al sacrificio di queste persone rappresentano un monito per il presente e il futuro: continuare a lottare per la giustizia sociale e il rispetto della persona.
Avola si conferma custode di una memoria storica che appartiene non solo alla città, ma a tutto il Paese.