Aggiornato al 27/06/2021 - 07:33
paolo conte siracusapress

Il nostro europeo è troppo azzurro e lungo

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[vc_row][vc_column][vc_text_separator title=”di Toi Bianca”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/xvwoK7TwP6U”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Paolo Conte questa canzone leggendaria la canta come l’ha scritta – la musica intendo (il testo è di Pallavicini), sul finire degli anni ’60 – con quel ritmo un po’ così che abbiamo imparato poi a conoscere nel corso della luminosa carriera dell’avvocato astigiano. Oggi questa song, che è pure l’inno del piccolo Siracusa, ci sta bene a sugello di una notte magica di sofferenza calcistica in cui sembrava davvero a un certo punto che il nostro treno dei desideri andasse all’incontrario, e più di un leone non c’era, chissà dov’era e ci sembrava davvero di non avere più risorse. Conte la canta come l’ha scritta, senza enfasi, con la sua moderata ironia con un incedere quasi sudamericano e alla fine davvero prenderemo il treno e andremo a Monaco a giocarci i quarti. Abbiamo aspettato l’Italia tutto l’anno e all’improvviso eccola qua.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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